venerdì 27 gennaio 2017

Jean Piaget e lo sviluppo cognitivo

Secondo Piaget lo sviluppo cognitivo si verifica attraverso l’assimilazione di informazioni e gli scambi che avvengono direttamente con l’ambiente, permettendo in questo modo di strutturare delle rappresentazioni mentali, schemi cognitivi, ben organizzati. Di conseguenza si determinano 5 stadi o periodi di crescita intellettiva, aventi diversi livelli di funzionamento cognitivo che si sviluppano durante il corso della vita. L’ordinamento di questi stadi è fisso e universale malgrado si rilevino delle differenze individuali determinate da fattori culturali e ambientali.
1.    Fase senso-motoria, che varia dalla nascita ai 2 anni di età. Durante questa fase il
bambino passa dall’uso dei soli riflessi, o istinto, alla ripetizione di una serie di comportamenti per osservare quali possano essere le conseguenze degli stessi prima sul proprio corpo, reazioni circolari primarie, e poi su oggetti facenti parte dell’ambiente esterno, reazioni circolari secondarie. Esattamente dall’ottavo mese il bambino verifica come gli schemi di comportamento producano, in interazione con l’ambiente, nuove informazioni. Inoltre, dai 18 mesi si manifesta il ragionamento simbolico, che permette di testare concretamente le conseguenze delle proprie azioni sull’ambiente esterno.
2.    Fase preconcettuale, dai 2 ai 4 anni di vita. Durante questa fase il pensiero è egocentrico, l’infante pensa che tutti possano conoscere i suoi pensieri o desideri, e potenzia il linguaggio attraverso l’acquisizione di maggiore lessico, ma non è in grado di passare dal ragionamento generale al particolare e viceversa.
3.    Fase del pensiero intuitivo, varia dai 4 ai 7 anni di vita. Con l’avvento della scuola materna si ha un maggiore bagaglio di conoscenza, ma il pensiero non è ancora reversibile. Infatti, il bambino non è in grado di mentalizzare l’azione compiuta verso uno scopo o fine.
4.    Fase delle operazioni concrete dai 7 agli 11 anni. Durante questa fase aumenta la coordinazione tra le azioni compiute e il pensiero induttivo si evolve passando dal particolare al generale e viceversa, ma i processi cognitivi sono ancora legati alle azioni e quindi vincolati ad una fase puramente verbale.
5.    Fase delle operazioni formali dagli 11 ai 14 anni. Questo costituisce il periodo preadolescenziale in cui il ragionamento ipotetico-deduttivo permette di creare scenari puramente immaginativi e la messa in atto di vari tipi di azione, grazie ad un adeguato e costante equilibrio tra assimilazione e accomodamento. Durante questa fase si sviluppano: la capacità di giudizio, la relatività dei punti di vista, le operazioni sui simboli e l’attività di misurazione.
Per saperne di più: http://www.stateofmind.it/2016/05/sviluppo-cognitivo-piaget/




Per saperne di più: http://www.stateofmind.it/2016/05/sviluppo-cognitivo-piaget/


Per saperne di più: http://www.stateofmind.it/2016/05/sviluppo-cognitivo-piaget/

animali

Negli ultimi 50 anni gli psicologi hanno cercato di spiegare il fascino degli animali domestici nella speranza di capire perché dedichiamo così tante cure e attenzioni agli animali.
Per gli antrozoologi, ossia gli scienziati che studiano le relazioni tra esseri umani e animali, è un modo per capire la socialità umana in generale. E' utile per capire come "funziona" l'identità.
<<Negli animali domestici ci aiutano a soddisfare il nostro bisogno innato di relazioni sociali>>
Oggi la ricerca scientifica sta scoprendo che esistono alcuni meccanismi che regolano i legami tra l'uomo e i suoi amici animali a livello subconscio.
Poi subentrano i benefici che il legame emotivo può generare dalla riduzione dello stress alle opportunità di vivere nuove esperienze.
Una delle aree cerebrali dedicata alle emozioni ha alcuni neuroni che reagiscono invia preferenziali alle immagini di animali.
Lo psicologo Hiroshi Nittono ha chiesto a 132 studenti di usare un paio di pinzette per estrarne piccoli oggetti da piccoli buchi dopo hanno mostrato delle immagini di cuccioli e le pinzette eranp più precise e più veloci.
Herzog ha scoperto che un cane che è comparso in un film le quotazioni sulla razza salgono.
Herzog sostiene che a volte le persone tengono un animale solo perché anche gli altri lo fanno.
Un animale da compagnia è un'amicizia che vale tutte le spese che comporta.
In certi casi il rapporto tra umani e animali è simile a quello tra due persone.
L'istinto materno si può estendere agli animali a 4 zampe e che i cuccioli possano rispondere al nostro bisogno di occupazioni di occupazioni di altri esseri viventi
Molti psicologi hanno riportato che i pazienti erano più partecipi alle sedute in presenza di un animale; gli animali domestici aiutano a smorzare lo stress.
Molti sentono di ricevere amore incondizionato dai loro animali.
Gli animali hanno qualcosa di genuino e onesto qualcosa che a volte manca nelle nostre interazioni con altri esseri umani.

giovedì 19 gennaio 2017

neuroni a specchio



A cavallo tra gli anni '80 e '90 un gruppo di ricercatori dell'Università di Parma con a capo Giacomo Rizzolatti, mentre si stava dedicando allo studio della corteccia premotoria di un macaco attraverso l'uso di elettrodi, scoprì una cosa sorprendente. Durante tale esperimento uno dei ricercatori stava prendendo un frutto per degli esperimenti successivi, quando all'improvviso il cervello della scimmia, in un'area che fino ad allora si pensava si attivasse solo per funzioni motorie, diede un segnale: alcuni neuroni reagirono.
Si arrivò alla conclusione che questi neuroni si attivino quando le scimmie compiono certe azioni, ma anche quando esse vedono compiere da altri la stessa specifica azione. Si ipotizzò pertanto che i neuroni specchio si comportino da veri e propri mediatori nella comprensione del comportamento altrui.


Autismo:


Il disturbo noto come autismo fu identificato dallo psichiatra Leo Kanner. In un articolo del 1943 descrisse i casi di una decina di bambini che secondo lui presentavano caratteristiche comuni.

Il primo di loro, Donald, sembrava per esempio completamente disinteressato al mondo e alle persone che lo circondavano, non giocava con gli altri bambini, non rispondeva al suo nome se veniva chiamato, aveva una mania per gli oggetti ruotanti, e scoppiava in bizze incontrollabili se la sua routine quotidiana veniva in qualche modo alterata. Gli altri piccoli pazienti che erano giunti all'attenzione di Kanner avevano comportamenti simili.

Kanner fu il primo a parlare di una sindrome specifica prendendo in prestito il termine “autismo” da un altro psichiatra, Eugene Bleuler, che l’aveva usato per descrivere il ripiegamento su se stessi degli adulti affetti da schizofrenia.



fonte neuroni a specchio:http://neuroni-specchio.blogspot.it/2012/11/cosa-sono-i-neuroni-specchio_15.html
fonte autismo
http://www.focus.it/scienza/salute/autismo-questo-sconosciuto

domenica 15 gennaio 2017

Ecologia


  1. Cos'è l'ecologia?

  • L'ecologia è l'analisi scientifica e lo studio delle interazione tra gli organismi e il loro ambiente, è un campo che include la biologia e le scienze della Terra, è srettamente legata alla biologia evolutiva, alla genetica e all'etologia.
  • la parola ecologia è stata coniata nel 1886 dallo scienziato Hernst Haeckel. Gli antichi filosofi greci come Aristotele e Ippocrate presero le basi per questa disciplina già nei loro studi sulla storia naturale.                                                                                                   Il termine ecologia è stato portato alla ribalta negli anni '60 '70 da un gruppo di ambientalisti                             Il 12 aprile 1913 a Londra nasce la British Ecological Society, la prima società ecologica al mondo; nasce una nuova disciplina: L'ecologia

    2.La mitologia

  • Gea nella mitologia greca ha dato origine alla Terra, è madre di tutte le divinità. Gea è il simbolo della natura,secondo  la mitologia ha dato origine a ogni essere vivente .

  1. Natura e cultura

  • Natura e cultura rappresentano due concetti distinti ma strettamente correlati.                                       Per Natura intendiamo tutto ciò che non viene insegnato, perché contenuto nel corredo genetico degli esseri umani e quindi tendenza naturale . La cultura è invece costruzione dell'uomo, il quale ha creato la cultura. La cultura ha un ruolo fondamentale nei processi dello sviluppo psicologico individuale, infatti gli uomini sono esseri biologici, ma la formazione di un individuo nella sua complessità scaturisce sia dalle caratteristiche innate, dalle dotazioni fisiche, che dall'esperienza e dalla cultura  definita come complesso di idee, costumi, comportamenti organizzati in modelli e condivisi da un gruppo sociale .                                        Secondo Lerci Gourhan, lo sviluppo del cervello ha causato trasformazioni anche nella gestazione e nel parto, i neonati non sono autosufficienti e hanno bisogno di un periodo di cure molto più lungo rispetto a quello degli animali e questa condizione naturale ha comporta l'instaurazione cooperativa per l'allevamento dei neonati.