A cavallo tra gli anni '80 e '90 un gruppo di ricercatori dell'Università di Parma con a capo Giacomo Rizzolatti, mentre si stava dedicando allo studio della corteccia premotoria di un macaco attraverso l'uso di elettrodi, scoprì una cosa sorprendente. Durante tale esperimento uno dei ricercatori stava prendendo un frutto per degli esperimenti successivi, quando all'improvviso il cervello della scimmia, in un'area che fino ad allora si pensava si attivasse solo per funzioni motorie, diede un segnale: alcuni neuroni reagirono.
Si arrivò alla conclusione che questi neuroni si attivino quando le scimmie compiono certe azioni, ma anche quando esse vedono compiere da altri la stessa specifica azione. Si ipotizzò pertanto che i neuroni specchio si comportino da veri e propri mediatori nella comprensione del comportamento altrui.
Autismo:
Il disturbo noto come autismo fu identificato dallo psichiatra Leo Kanner. In un articolo del 1943 descrisse i casi di una decina di bambini che secondo lui presentavano caratteristiche comuni.
Il primo di loro, Donald, sembrava per esempio completamente disinteressato al mondo e alle persone che lo circondavano, non giocava con gli altri bambini, non rispondeva al suo nome se veniva chiamato, aveva una mania per gli oggetti ruotanti, e scoppiava in bizze incontrollabili se la sua routine quotidiana veniva in qualche modo alterata. Gli altri piccoli pazienti che erano giunti all'attenzione di Kanner avevano comportamenti simili.
Kanner fu il primo a parlare di una sindrome specifica prendendo in prestito il termine “autismo” da un altro psichiatra, Eugene Bleuler, che l’aveva usato per descrivere il ripiegamento su se stessi degli adulti affetti da schizofrenia.
fonte neuroni a specchio:http://neuroni-specchio.blogspot.it/2012/11/cosa-sono-i-neuroni-specchio_15.html
fonte autismo
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